domenica 16 gennaio 2011

Il mare d'inverno

Il mare d'inverno ha un fascino tutto particolare; la nebbia porta una poesia silenziosa nelle piccole città di porto ed il vento freddo batte le grandi spiagge abbandonate dai turisti, sulle quali possono finalmente scorazzare indisturbate le più varie bestiole, dagli uccelli acquatici ai topolini!
Persino la bistrattata Marina Julia ha un inaspettato repertorio per quanto riguarda la fauna invernale!
Così abbiamo approfittato della mattinata nebbiosa per fare una bella passeggiata - col fedele cagnaccio al seguito - da Marina Nova verso Marina Julia!
La prima bella sorpresa è stata l'avvistamento di una Garzetta (Egretta garzetta) che se ne stava tranquillamente con le zampe ammollo a pochi metri dalla riva, per niente impaurita da noi (magari un po' impensierita per Frodo!).

Questo elegantissimo uccello appartiene alla famiglia degli Ardeidae, che annovera anche gli aironi. In primavera la Garzetta si orna ulteriormente di un magnifico ciuffo di piume lunghe che gli servono per far colpo sulle ragazze!
E' uso stare vicino alle rive di fiumi, laghi o paludi (mentre solo più raramente la si vede nel mare) nell'acqua bassa, dove preda piccoli pesci, crostacei e molluschi piombandoci col becco dall'alto grazie alle lunghe zampe.

Un'ulteriore sorpresa è stata vedere due maschi di Smergo Minore (Mergus serrator) nuotare tranquillamente, anch'essi a pochi metri dalla riva! Appartengono alla famiglia degli Anatidae come il Germano Reale, a cui assomiglia da lontano, ma da cui si distingue, oltre che per il becco più rosso e allungato, per il ciuffo spettinato che si ritrovano dietro la nuca. 
E' una specie che vive nel nord Europa - Islanda, Paesi Scandinavi, Nord dell'Inghilterra - e che sverna al sud ma solo raramente da noi, preferendo in genere la Grecia o la costa sud della Spagna.
Le foto non sono il massimo a causa della nebbia, ma tenete conto del sacrificio del fotografo che per avvicinarle tempestivamente è entrato nel mare in gennaio con le scarpe e i pantaloni ancora addosso!

Ovviamente parlando di avifauna di Marina Julia non possono mancare i gabbiani, 'i crocai'! 
Questo nella foto sopra è un Gabbiano Reale mediterraneo (Larus michahellis); ne parleremo meglio in futuro trattando del loro rapporto con l'uomo e di come si siano inurbati nella città di Trieste.
Di solito è presente in maggior numero, ma oggi però ce n'era soltanto uno circondato da molti Gabbiani comuni (Larus ridibundus), i suoi 'cugini' più piccoli. 
D'estate sono ben riconoscibili per il piumaggio nero che ricopre l'intera testa, mentre d'inverno rimane soltanto una piccola macchia grigio scuro attorno all'orecchio.
La cosa più interessante è stata osservare due di questi gabbiani che si contendevano ferocemente l'effimero territorio, scacciandosi a vicenda da un quadratino di sabbia circondata dal mare, appena emersa grazie alla bassa marea. Probabilmente la conquista ed il mantenimento di questo 'territorio' è tesa piuttosto a definire ed instaurare rapporti gerarchici fra i gabbiani.
Per segnalare le intenzioni aggressive il gabbiano assume un'espressione molto particolare e riconoscibile, il classico atteggiamento "d'imposizione": il corpo abbassato ed il becco aperto e proteso verso l'alto, il tutto accompagnato con un verso ritmico e acuto, simile ad una risata (da cui il nome della specie 'ridibundus').
Se il gabbiano intimidito non accenna a lasciare il campo, si passa dalla minaccia ad un attacco!

Ma è ora di tornare a casa a scaldarsi: non solo il fotografo ha le scarpe bagnate, ma anche il cagnaccio non ha resistito alla tentazione di lanciarsi in mare nel vano tentativo di catturare un gabbiano!

venerdì 14 gennaio 2011

Il pettirosso

Con l'arrivo della stagione fredda viene in visita nelle nostre terre il bellissimo pettirosso (Erithacus rubecula), uccellino piccolo e rotondo, che invece passa le estati nell'Europa settentrionale. La  sua curiosità spesso sembra vincere il timore per gli esseri umani, complice anche la difficoltà di reperire cibo- piccoli insetti e granaglie - che lo spinge verso le case degli uomini, sempre fonti sicure di cibo.


La pancia vicino alle zampe è di un marrone molto chiaro mentre le ali e la coda sono marroni scure; ai lati del collo e del torace invece è di un bel grigio quasi bluastro. La pettorina negli esemplari adulti è di un bel rosso vivo, che risalta maggiormente col contrasto della linea bianca che la delinea nel bordo inferiore. A seconda dell'esemplare, del periodo dell'anno ed anche dell'incidenza della luce può il rosso può variare sino a diventare un chiaro arancione.
La pettorina è molto importante, specie per i maschi, perchè è il segnale chiave che stimola il riconoscimento degli altri esemplari conspecifici e di conseguenza la reazione aggressiva volta alla difesa del proprio territorio; nonostante l'aspetto indifeso i combattimenti fra i pettirossi maschi possono essere molto infuocati!
Lack, un etologo, dimostrò il funzionamento di questo meccanismo con un semplice esperimento: mise un pettirosso impagliato, a cui aveva tolto le penne rosse, nel territorio di un pettirosso maschio, che lo ignorò bellamente. Poi mise al suo posto solamente il ciuffetto di piume rosse, e ciò scatenò una violenta reazione combattiva nel pettirosso 'padrone di casa'.
Si sa, per gli animali gli etologi con i loro esperimenti possono esser dei gran rompiscatole!


Un mezzo per riconoscerli da lontano è il loro caratteristico modo di saltellare in giro per terra, in cerca di cibo; anche il salto da un ramo per spiccare il volo è molto particolare - il pettirosso si getta ad ali chiuse, quasi un tuffo in picchiata, per poi aprirle solo quando ha preso sufficiente velocità.

Non approfittate della curiosità dei piccoli pettirossi - non fate loro del male, ma lasciategli pur delle briciole alle finestre se la neve dovesse coprire i campi! E ricordate che la loro bellezza sta anche nella loro libertà; come disse il poeta inglese Blake nella sua poesia Auguries of Innocence:

"A Robin Red breast in a Cage
Puts all Heaven in a Rage"

Un pettirosso in gabbia fa infuriare l'intero Cielo!