venerdì 11 febbraio 2011

Cince e codibugnoli

Non sono solo i fiori a rinascere ai primi raggi di sole: non fa in tempo a spuntare il crocus che già si vedono volare le prime api, ancora intontite dai freddi notturni!
Certo, non è ancora primavera, e c'è sempre il pericolo di un ritorno del freddo, di una ghiacciata notturna che  venga a 'mordere' le foglie e i fiori e gli insetti. Ma la natura non sembra curarsi di tali minacce future e sfrutta ogni singola giornata di sole, esplodendo di vita senza paure per il futuro.
Anche gli uccelli sentono già nell'animo la primavera: si sente già infatti dalle cime degli alberi il canto primaverile delle cinciallegre (Parus major - il nome in bisiac di questo uccellino è proprio Parùsula), le cugine più grandi della cinciarella azzurra ; è un canto semplice e grazioso, composto da due note alternate - sembra davvero un richiamo gioioso alla spensieratezza.
Qui potete ascoltarlo.


La cinciallegra si riconosce principalmente per il petto giallo brillante, diviso da una striscia nera, che si allarga sulla pettorina e continua sulla testa formando una calottina nera; sulle guance invece il piumaggio è bianco.
le ali sono blu-grigio mentre il dorso e la schiena tendono al verdolino.

E' più diffusa rispetto alla cinciarella; è meno agile ma più sicura di sè, e non si limita ai rami degli alberi ma scende anche a terra in cerca di granaglie.
L'altra settimana, sui boschi attorno al monte Ermada, ne abbiamo vista una mentre mangiava i semi dalle pigne del pino nero austriaco: la cincia infila prima il becco fra le squame lignee aperte della pigna

poi vola a posarsi su un ramo vicino per mangiare il seme, che non è un pinolo (che è il seme dei pini marittimi) ma un piccolo seme con una squametta che lo rende adatto ad esser trasportato dal vento.


Come dicevamo la cinciallegra non è affatto timida, e capita anche di vederla vicino alle case: se mettete in giardino una ciotola con dei semini è molto facile che vi capiti di vederla!

Un altro tipo di cincia che da noi si vede un po' meno è la cincia bigia (Parus palustris): ci è capitato di vederne una tempo addietro durante un escursione in Slovenia, nei pressi di Vitovlje, vicino a Nova Gorica. Rispetto alla cinciallegra è più piccola; ha sempre il cappuccio nero ma il petto è bianco e le ali e la schiena son grige.



Un uccellino che può somigliare alle cince è il codibugnolo (Aegithalos caudatus), che abbiamo visto sempre sul monte Ermada l'altro sabato: il corpo è più rotondeggiante, bilanciato da una coda allungata e molto slanciata.
Il codibugnolo ha due tipi di piumaggio: nell'Europa meridionale è più scuro ed ha una calottina nera alla  moda delle cince; nel nord invece la testa è interamente bianca ed i colori sono meno intensi.
Il becco è più piccolo rispetto alle cince: infatti il codibugnolo si nutre prevalentemente di insetti.
Il verso lo potete sentire qui.

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