In questo periodo fiorisce il nocciolo (Corylus avellana)!
Benchè i singoli fiori non siano spettacolari, nel complesso l'effetto è davvero notevole, e sembra che i rami ancora privi di foglie si coprano di tanti tratti dorati!
Il nocciolo non è un vero e proprio albero: tendenzialmente ha una crescita arbustiva, raggiungendo altezze modeste, dai 3 ai 4 metri; solo in rari casi raggiunge altezze superiori (fino a 10 metri) assumendo il portamento d'un albero.
Il nocciolo predilige i posti umidi, spesso all'ombra di altri alberi, ma è di buona bocca e lo si può trovare un po' ovunque, tant'è che una specie colonizzatrice dei prati e dei pascoli incolti.
Il nocciolo è una pianta monoica: sul medesimo albero troviamo cioè sia i fiori maschili che femminili.
In questo periodo non girano molti insetti impollinatori, ma in compenso soffia spesso il vento: perciò il nocciolo usa il vento come mezzo per disperdere il polline (impollinazione anemofila).
Ciò spiega la mancanza di colori vivaci e di profumi dei suoi fiori, che sono necessari in altri casi proprio per attirare gli insetti quali api, o bombi, ecc...
Gli amenti (infiorescenza pendula) gialli sono i fiori maschili;
ogniuno di loro è formato da un'asse centrale e da numerose brattee squamose che proteggono i quattro stami sottostanti che contengono il polline.
A differenza dei fiori visitati dagli insetti impollinatori, dove il polline è di norma vischioso ed appiccicoso, questo è secco e polveroso, e viene prodotto in più grandi quantita, dato che molto di esso andrà disperso.
Inoltre i fiori son posati su rametti sottili, in maniera da esser scossi dal minimo soffio di vento.
Se provate a scuotere un rametto d'un nocciolo fiorito vedrete uscirne una nuvoletta di polline giallo!
I fiori femminili, posti più a monte del ramo rispetto a quelli maschili, sono minuscoli: sono a forma di gemme, dalle quali sporgono dei filamenti rosso-porpora.
I filamenti rossi sono gli stimmi; ogniuno di essi è coperto di sottilissimi peli adatti a catturare il polline: se il fiore viene fecondato, si sviluppa nella nocciola che tutti abbiamo assaggiato.
Uno dei ruoli importanti di questo albero in un ecosistema è proprio come fonte alimentare: delle nocciole si cibano ghiandaie, nocciolaie, insetti, scoiattoli, ratti, topi e tante altre bestiole ancora- persino certe specie di coleotteri depongono le uova in questo frutto, facendone così parte integrante del loro ciclo vitale!