Questa mattina, nonostante la pioggia, il nostro cagnolino voleva restarsene in giardino: era molto eccitato, incuriosito, e abbaiava sbuffando, guardando alternativamente me e un angolo dietro gli scalini.
Tanto ha fatto che è riuscito ad incuriosire anche me... alla fine la causa di tutta questa agitazione era un piccolo orbettino (Anguis fragilis)!
Tanto ha fatto che è riuscito ad incuriosire anche me... alla fine la causa di tutta questa agitazione era un piccolo orbettino (Anguis fragilis)!
Per prima cosa ho allontanato Frodo dal malcapitato orbettino: non che gli stesse facendo male, ma non vorrei mai che lo scambi per uno dei suoi "giocattoli" ed inizi a masticarselo!
La domanda che si pone subito chi non conosce l'orbettino è se il suo morso sia velenoso.
L'orbettino, come facilmente si può capire dal suo aspetto, è un rettile, ma non appartiene al sottordine dei Serpentes bensì a quello dei Sauri, cioè non è assolutamente un serpente, e non è neppure imparentato con questi ultimi, ma si può vederlo come una lucertola (uno dei sauri più conosciuti e familiari) senza le zampe.
Infatti a guardarlo da vicino la sua testa assomiglia proprio a quella di una lucertolina e la sua bocca è conformata per nutrirsi delle stesse cose di cui si nutre quest'ultima: lombrichi (nella foto sotto sta finendo di papparsene uno!), piccoli insetti, vermi e lumache. Per questo non presenta i denti veleniferi tipici dei serpenti e perciò è assolutamente innocuo!Il corpo dell'orbettino è cilindrico e ricoperto da squame abbastanza dure, spesso di un bel colore ramato, come l'esemplare che ho trovato oggi; essendo così dure lo rendono un po' rigido nei movimenti, infatti quando l'ho preso in mano per salvarlo dal cane lui si muoveva in maniera piuttosto rigida. Questo è dovuto al fatto che vive tipicamente nella terra e questo tipo di forte corazza lo aiuta nello scavo.
Può arrivare anche al mezzo metro di lunghezza ma è raro in quanto, ricordiamolo, essendo praticamente una lucertola senza zampe, condivide con essa un particolare comportamento difensivo detto 'autotomia', cioè la capacità di perdere la coda per scappare dai predatori. Vorrei ricordare che questo non è un comportamento che la lucertola adotta con leggerezza, in quanto la perdita della coda non soltanto è una grossa perdita delle sue riserve di grasso ma riduce anche le possibilità di riproduzione in quanto simbolo di individuo 'poco scaltro' nel sfuggire ai predatori. Fatto sta che questa abilità può salvare gli orbettini ma in seguito a ciò spesso gli esemplari non superano i 30-40 cm.
Come tutti i rettili l'orbettino è un animale eterotermo, cioè la sua temperatura corporea non è costante ma varia con il variare della temperatura ambientale. In inverno va in letargo sottoterra e ai primi caldi in primavera riemerge per recuperare un poco di calore corporeo restando al sole.
L'orbettino che ho trovato oggi è un po' in anticipo sulla tabella di marcia, infatti era tutto un po' intontito dal tempo piovoso e freddo; per questo i suoi tempi di reazione erano molto lenti. Questo mi ha permesso di approfittarne e scattargli un po' di foto e tenerlo in mano per godere della sensazione della sua pelle, liscia come seta.
Poi mi sono intenerita e piano piano l'ho spinto verso un buco sotto la legnaia dove spero rimanga, protetto da attacchi canini, fino a quando le temperature si faranno più miti.
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